— MORE Thinks —

— Manifesto —


Dietro alla complessità umana e sociale del consumo, ci sono regole e modelli che solo uno sguardo esperto e penetrante riesce a cogliere.

Attraverso la ricerca e la consulenza, MORE può aiutarvi a vedere di più per pensare e decidere meglio.

Un lavoro in continua trasformazione, per farsi sempre nuove domande e aprire nuove strade.

— Chi siamo —


Siamo un gruppo di tre ricercatori senior con una lunga esperienza in molti settori a livello nazionale e internazionale, con formazione e competenze multidisciplinari.

Giovanni Scibilia


CEO and Founder

Mi dicono che ho fatto del pensare un mestiere (a vantaggio soprattutto del secondo, credo). Sono da sempre ossessionato dalle domande. Nel tempo ho capito che solo trovando quelle giuste si può arrivare a risposte efficaci, che alla fine è quello che conta.

Il mio profilo archetipico è RULER + CREATOR,
cioè il PERFEZIONISTA.

e-mail: g.scibilia@see-more.it

Giuliana De Ruvo


Associate Director

Ho studiato economia politica, volevo capire i mercati ma poi mi sono ritrovata a capire le persone, perché anche i numeri si possono ascoltare.

Il mio profilo archetipico è NURTURER + OUTLAW,
ovvero JANE FONDA.

e-mail: g.deruvo@see-more.it



Luisella Feroldi


Associate Director

Perder tempo a chi più sa più piace. Mi riesce bene di non stancarmi di ascoltare, leggere, rileggere, cercare ancora. Ho la pazienza di perderci del tempo per trovare i nessi che (a volte) fanno la differenza.

Il mio profilo archetipico è INNOCENT + HERO,
cioè JANE AUSTEN.

e-mail: l.feroldi@see-more.it


Michela Nannei

Field and Organization
e-mail: field@see-more.it

Anna Marin

Administration
e-mail: amministrazione@see-more.it

— Frames —


Non standardizziamo mai il lavoro
ma disegniamo ad hoc ogni nostro progetto.
Siamo fianco a fianco ai nostri clienti per comprenderne al meglio i problemi e le sfide.

Perché ogni storia è unica, anche quando sembra comune.
I nostri modelli sono frame in continua evoluzione per dare
soluzioni e prospettive stimolanti.

— MEM

More Equity Model - The brand as a human being

1. “me”: “used … to refer to the person speaking or writing”

2. “meme”: “1. a cultural feature or a type of behaviour
that is passed from one generation to another,
without the influence of genes 2. an idea, image,
video, etc. that is spread very quickly on the internet”

(Cambridge Dictionary)


La marca è un driver fondamentale per la crescita. Gli studi di Brand Equity misurano la forza di un brand e cercano di trovare cosa può potenziarlo. Usano modelli concettuali e metafore euristiche per capire cosa la marca rappresenti.


La classica metafora della “marca come un essere umano, una persona” è oggi più che mai pertinente e illuminante.


  • L’ “essere umano” mette in gioco l’unicità e la diversificazione,
    le due dimensioni chiave per definire un posizionamento marketing.

  • L’ “essere umano” è sempre in cambiamento, pur rimanendo se stesso.
    È il corrispettivo della brand mobilization, oggi sempre più necessaria.

  • L’ “essere umano” ha a che fare con l’intreccio fra interno ed esterno (corpo e mente).
    Studiamo come i segni della marca si connettono col suo significato profondo (inner core),
    coprendo tutte le dimensioni fondamentali del marketing.

  • L’ “essere umano” non è “un’isola”, agisce sempre nel mondo, è in costante relazione con gli altri (empatia).
    Per la marca: più è emozionalmente connessa, più la marca ha successo.
    Il bonding è l’autentico driver di crescita.

MEM intercetta tutti i nuovi temi che riguardano il dibattitto contemporaneo sulla marca.

  • Experiential marketing, dove la distintività gioca un ruolo fondamentale (touchpoints).

  • Emotional marketing, dove i feelings sono cruciali.

  • Cultural marketing, dove la marca ha una rilevanza socioculturale (purpose and vibrancy).

— IRL positioning —

"abbreviation for in real life (used in email, on social media, etc.)"

(Cambridge Dictionary)


Valutare un posizionamento non significa solo testare l’efficacia di uno statement ma metterne a fuoco la tenuta concettuale, allargando lo sguardo al contesto.


Quando testiamo un concetto di posizionamento

  • Proiettiamo l’insight all’interno di una visione di campo che comprende il background socioculturale, i comportamenti e le realtà di mercato con cui entra in relazione.

  • Rileggiamo e risemantizziamo il concetto tenendo conto dei diversi people’s mindframe, perché gli sfondi influenzano la percezione delle figure.

  • Non ci limitiamo a ottimizzare il lessico ma miriamo a restituire come le persone pensano all’interno delle proprie forme di vita, i contesti in cui il mercato concretamente si configura e la marca trova il suo spazio.

— Segmentaction

"… gli animali si dividono in (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, (c) ammaestrati,
(d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione,
(i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello,
(l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.“

Jorge Luis Borges, Altre inquisizioni



Da sempre gli uomini hanno sviluppato una capacità di sintesi e di comprensione del proprio ambiente attraverso processi di classificazione.


Segmentare, classificando il mercato, aiuta a semplificare la complessità, senza, però, perdere l’essenziale.
SEGMENTACTION non adotta criteri di segmentazione precostituiti ma è ogni volta l’analisi del contesto che indica qual è la dimensione (who, where, when, what, why) che meglio riflette la realtà di ogni specifica categoria.


Si aprono così nuove prospettive d’azione sulla marca che ne favoriscono la crescita.


  • Identificare il proprio core target.

  • Definire direzioni di sviluppo, partendo dalla mappa che descrive il campo e in cui vengono posizionati brand, occasioni, prodotti.

  • Intercettare spazi non presidiati (white spaces) che siano di stimolo all’innovazione.

— Real People —


Attraverso le personas, conosciamo a fondo i target, calati nel loro contesto sociale e culturale.
Le personas si identificano a partire da diversi entry point.


  • Gli studi di segmentazione: ogni persona rappresenta in 3D un segmento-chiave del mercato ed è costruita sull’incrocio di dati sociodemografici, comportamentali e attitudinali.

  • Le tipologie qualitative: le personas si profilano in modo vivido e concreto a partire dall’incontro con individui reali e le loro storie di vita.

  • I profili social: esempi di personal branding, offrono accesso prezioso al target più giovane.

— Character Study —




Usiamo il potere degli archetipi per rafforzare e differenziare i brand.


  • Scopriamo gli archetipi che definiscono un brand e quelli dei suoi competitor
    con il nostro tool quantitativo.

  • Aiutiamo a definire, con una vastissima palette di esempi, le caratteristiche distintive e le sfumature che caratterizzano ogni brand.

  • Aiutiamo a individuare lo storytelling che più si adatta ad ogni Brand Character: uno strumento fondamentale per mobilizzare la marca e farla parlare con una voce unica.

Contatti


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